martedì 25 febbraio 2014

Idea per le "pensioni d'oro"

Si tratta di un'idea da attuarsi comunque dopo qualche altro provvedimento più significativo e urgente.

Assodato che in Italia i diritti acquisiti sono intoccabili, non vedo perché, in uno stato solidale, una categoria di cittadini che grava economicamente sulle casse dello Stato non possa essere chiamata a contribuire eccezionalmente al risanamento delle finanze pubbliche.
Avanzo perciò una proposta, in forma ovviamente embrionale, che dovrebbe essere analizzata in tutti i suoi aspetti legali, economici, ecc. da persone più esperte, ma che penso possa avere una sua validità:
"tutti gli assegni pagati dallo Stato o da Enti Pubblici, per la parte liquidata secondo il sistema retributivo, sono soggetti ad un contributo (permanente o temporaneo) del 10% sulla parte eccedente € 3.500,00 (5.000?) lordi mensili".
Non so quanto questo possa valere in termini di cassa, ma certamente sarebbe un piccolo contributo alla riduzione di certe macroscopiche storture del nostro sistema pensionistico create negli ultimi 30/40 anni.
Penso che la Corte Costituzionale non possa bocciare una norma così concepita nonostante la presenza di qualche giudice molto interessato al problema.