lunedì 9 settembre 2013

La fine del PD?

Oggi è attesa la fine del PD.
Sembra assurdo, ma la condanna di Silvio segnerà la fine del Partito Democratico.
Infatti oggi si riunirà la Giunta per le elezioni del Senato con all'ordine del giorno la decadenza del Senatore Berlusconi come conseguenza della condanna a quattro anni (di cui tre condonati) per evasione fiscale.
Le possibili soluzioni sono tre. La Commissione può votare
1 - Per l'immediata decadenza, secondo quanto stabilito dalla Legge votata lo scorso dicembre anche dal PDL.
2 - Il rinvio della decisione per approfondimenti (magari fino a quando la Corte di Appello di Milano non abbia ricalcolato l'ammontare della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici e quindi, automaticamente, la decadenza).
3 - Il mantenimento in carica di Berlusconi (magari con rinvio della Legge alla Corte Costituzionale).
Tutti e tre i casi segneranno comunque l'inizio della fine elettorale del PD almeno per i prossimi due anni.

Infatti, nel primo caso il PDL martellerà con ogni mezzo sul complotto comunista e si darà da fare per creare San Silvio Martire. E il PD sarà elettoralmente annientato.
Nel secondo e terzo caso (i due casi si equivalgono) gli ultimi elettori PD rimasti si squaglieranno come neve al sole.

Al PD servirebbe un Gruppo Comunicazione che sappia comunicare. Attualmente sembra che vada alla guerra con lo schioppetto contro un nido di mitragliatrici! Gli elettori italiani non sono sensibili ai modi pacati, alla ragionevolezza, alla serietà, alla sobrietà. Gli ultimi venti anni li hanno abituati alla politica muscolare, alle parole reboanti, alle promesse fasulle (tanto una giustificazione agli insuccessi la si trova sempre).
Abbiamo visto con la campagna elettorale di Bersani. E sarebbe lo stesso se si presentasse in futuro Letta.
Entrambe persone perbene, ammodo, oneste: Ma non basta.
C'è da sperare che tutti si rendano conto del perché dei recenti insuccessi e corrano al più presto ai ripari.
Buona fortuna!