venerdì 22 giugno 2012

Le maschere dei partiti

Era da tempo che aspettavo. Finalmente sembra che Berlusconi abbia scelto con quale maschera affrontare le prossime scadenze elettorali.
Naturalmente si tratta di una mascheratura ben architettata: un po' di Grillo, qualche pizzico in più di populismo e la speranza segreta di rientrare in gioco per la Presidenza della Repubblica.
Unica nota positiva l'intenzione di azzerare tutto lo stuolo di lacché di cui si era finora circondato in parlamento e di "professionisti della politica" che hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza.
Ovviamente, sia i professionisti della politica, sia i lacché non si adegueranno tanto facilmente: nasceranno nuove liste, nuovi circoli, nuovi partiti e noi ci ritroveremo a votare con una scheda di trenta o quaranta liste, così la maggior parte dei votanti non ci capirà nulla, aumenteranno i voti non validi e, probabilmente, anche le astensioni.
Naturalmente poco si muove sull'altra sponda della politica italiana. Sembra quasi che Bersani ci provi gusto a farsi anticipare e spiazzare dalle trovate di Silvio. Lui dice di essere per le cose serie e di non amare le maschere. Lodevole pensiero. Ma si rende conto di come è fatta la maggioranza degli italiani? Finora hanno sempre dimostrato di essere molto sensibili ai vari "pifferai magici".
Ma forse questa potrebbe essere la volta buona per rinnovare veramente la nostra classe dirigente politica. Stiamo molto attenti a chi si nasconde sotto le varie maschere: non si tratta sempre di Zorro!